Jeonju Intl. Film Festival – Proiezione del film “Hannah”
Periodo : dal 3 maggio al 12 maggio 2018
Luogo : totale di 5 teatri (CGV Jeonju Gosa, Megabox Jeonju Gaeksa, Jeonju Cinema Town, Jeonju Digital Independent Cinema, Jeonju Dome)
Sito ufficiale del Festival: http://eng.jiff.or.kr/
Proiezione del film di Andrea Pallaoro “Hannah”
Date di Proiezioni:
Data | Ora | Sala |
5 Maggio | 21:00 | Megabox Jeonju Gaeksa, sala 6 |
7 Maggio | 11:00 | CGV Jeonju Gosa, sala 1 |
11 Maggio | 21:00 | Megabox Jeonju Gaeksa, sala 6 |
Italia / Belgio / Francia | 2017 | 95′ | Colore
Regia di: Andrea Pallaoro
Cast: Charlotte Rampling, André Wilms, Stéphanie Van Vyve, Simon Bisschop, Jean-Michel Balthazar, Luca Avallone, Fatou Traore
Sceneggiatura: Andrea Pallaoro, Orlando Tirado
Fotografia: Chayse Irvin
Montaggio: Paola Freddi
Scenografia: Marianna Sciveres
Costumi: Jackye Fauconnier
Musica: Michelino Bisceglia
Produttore: Andrea Stucovitz, John Engel, Clément Duboin
Produzione: Partner Media Investment, Left Field Ventures, Good Fortune Films, Rai Cinema, To be Continued, con il contributo del MiBACT, in associazione con Solo Five Productions, Lorand Entertainment, Take Five, TF1 Studio, Jour 2 Fête, con il sostegno di Fondo Lazio Cinema International, Fédération Wallonie-Bruxelles, Eurimages, Creative Europe Media Development
Sinossi:
Hannah è il ritratto intimo di una donna che non riesce ad accettare la realtà che la circonda.
Rimasta sola, alle prese con le conseguenze dell’arresto del marito, Hannah inizia a sgretolarsi. Attraverso l’esplorazione del suo graduale crollo emotivo e psicologico, il film indaga il confine delicato tra l’identità del singolo, le relazioni umane e le pressioni sociali.
NOTE DI REGIA:
Hannah esplora il tormento interiore di una donna intrappolata dalle proprie scelte di vita, paralizzata da insicurezze e dipendenze, dal suo stesso senso di lealtà e devozione. La disperazione di Hannah mi tocca profondamente, forse perché sono consapevole di quanto il mondo possa essere spietato nei suoi confronti, o forse perché in lei riconosco alcune parti di me stesso. Ciò che so per certo è che con questo film ho voluto sentirmi vicino a lei, tenerle la mano, incoraggiala, rassicurarla. Più di ogni altra cosa ho voluto che il mondo la vedesse, percepisse il suo dolore e che assistesse al suo sforzo di ridefinirsi e riconoscersi, da sola, prima di scomparire.
* Testo e immagine tratto da ISTITUTO LUCE – CINECITTA’ S.r.l., Filmitalia