Luogo: Gwangju Independent Film Theater (광주독립영화관)
Informazioni: 062-222-1895 / http://gift4u.or.kr/
Indirizzo: Gwangju, Dong-gu, Jebong-ro, 96, 6 piano (광주광역시 동구 제봉로 96, 6층)
Data della proiezione:
2 marzo 2025, ore 15:00, Gwangju Independent Film Theater
Regia: Lina Wertmüller
Produzione: Medusa Film
Durata: 114′
Lingua: Italiano
Paesi: Italia
Anno: 1974
Interpreti: Mariangela Melato, Giancarlo Giannini, Riccardo Salvino, Eros Pagni, Isa Danieli, Aldo Puglisi, Luis Suarez, Lucrezia De Domizio, Lorenzo Piani, Vittorio Fanfoni, Giuseppe Durini, Anna Melita
Sceneggiatura: Lina Wertmüller
Fotografia: Giulio Battiferri, Ennio Guarnieri
Montaggio: Franco Fraticelli
Musica: Piero Piccioni
Suono: Mario Bramonti
Restauro: Fondazione Cineteca di Bologna, Minerva Pictures, Mediaset
Laboratorio: L’Immagine Ritrovata
Sinossi
Su un elegante yacht al largo della soleggiata costa della Sardegna, una donna bella e agguerrita esprime le sue abituali opinioni contraddittorie da radical chic viziata. Il marinaio siciliano a bordo ascolta le arroganti opinioni della sua datrice di lavoro con indignazione e rancore crescenti. Ma interviene il destino a ribaltare drasticamente gli eventi e a tessere una trama completamente nuova quando, durante una nuotata pomeridiana, i due vengono trascinati via da una violenta corrente e riescono a mettersi in salvo solo su un’isola disabitata. In questa situazione estrema in cui il marinaio, esperto nell’indispensabile legge della sopravvivenza, diventa la forza dominante nel rapporto, e quella che prima era la “padrona” è relegata a una dipendenza e una sottomissione umilianti, la donna viene lentamente invasa da sensazioni di desiderio selvaggio. A mano a mano che il mondo reale e le sue preoccupazioni, per come le aveva sempre conosciute, perdono rilevanza e questa nuova passione fisica diventa l’unica realtà che abbia un senso, lei si concede volontariamente all’uomo, come sua schiava, e all’estasi dei loro violenti rapporti sessuali.
Commento della regista
Non ho mai realizzato una commedia in vita mia. I miei film sono “grotteschi”. La parola grottesco deriva il suo primo significato da quelle bizzarre sculture che si formavano nelle grotte […], il termine si è poi esteso a tutto ciò che viene deformato nella realtà. Per questo, nei miei film, adopero la chiave grottesca che mi permette di accentuare certi caratteri, di disegnarli con una linea più marcata e ironica. Il che non ha niente a che vedere con il comico o con la commedia.
Fonti testo e immagini: Biennale Cinema (labiennale.org)