10a edizione “Venezia a Seoul” – Proiezione del film “Viaggio nel crepuscolo” di Augusto Contento
Luogo: Cinematheque Seoul Art Cinema
Informazioni: 02. 741. 9782 / www.cinematheque.seoul.kr
Indirizzo: 3, Jeongdong-gil, Jung-gu, 2 piano KyongHyang Arthill
Data delle proiezioni:
14 Aprile 2022 alle 19:30, Seoul Art Cinema
17 Aprile 2022 alle 15:40, Seoul Art Cinema
Regia: Augusto Contento
Produzione:Cineparallax (Giancarlo Grande), Articolture, Rai Cinema, Rean Mazzone, Daniele Moretti per Dream Film Ila, Palma AAMOD (Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico), Fondazione Ansaldo, Teatro della Tosse (Amedeo Romeo, Genova), Teatro del Navile (Nino Campisi, Bologna)
Durata: 142’
Lingua: Italiano
Paesi: Francia, Italia
Interpreti: Marco Bellocchio, Paola Pitagora, Roberto Herlitzka, Roberto Perpignani, Paolo Mereghetti, Emanuele Severino, Massimo Salvadori, Adriano Prosperi, Gad Lerner, Michele Serra, Gherardo Colombo, Guido Salvini, Giuliano Turone, Valentina Stoppani, Michela Lucenti, Maurizio Camilli, Gianni Schicchi, Silvia Costa, Alice Gera
Sceneggiatura: Augusto Contento
Fotografia: Augusto Contento
Montaggio: Augusto Contento
Musica: Paolo Cantù
Suono: Giovanni Frezza
Animazione: Marco Belli
Nota: da un’idea di Adriano Aprà
Sinossi
Viaggio nel crepuscolo percorre le strade che portano nella fredda oscurità del declino italiano: della famiglia, della società patriarcale, delle istituzioni scolastiche, della religione. In una terra dove lo spazio comune, pubblico, condiviso, è plasmato da un egoismo incolore, amorfo, persino gli ideali rivoluzionari, socialisti, comunisti, miscelati al cattolicesimo manicheo, si sono tramutati in dogmi fideistici e totalitari. Fin dalla sigla iniziale l’animazione esprime questo misto di luoghi fantasmatici, austeri e decadenti. Mescolando finzione e documentario, il film decostruisce radicalmente le forme narrative. I film di Bellocchio diventano dei versi poetici che creano nuovo senso; lo stesso vale per gli archivi, il cui utilizzo non è più funzionale alla narrazione, ma alla poesia. Viaggio nel crepuscolo propone un montaggio “quantistico”: molteplici stilemi e generi cinematografici come fossero universi paralleli che si riflettono l’uno nell’altro determinando forma, ritmo e contenuto dello spazio-tempo filmico, per parlare delle principali questioni italiane e internazionali, partendo da Bellocchio per proseguire in un universo che ridà voce a operai e contadini, cristallizzando alcune svolte epocali.
Commento del Regista
Sono persuaso che la nostra parte razionale sia quella meno autentica. Credo che la nostra dimensione onirica racconti molto di più che non le apparenze e la nostra supposta identità. Viaggio nel crepuscolo indaga gli anni Sessanta-Settanta partendo da quattro film di Marco Bellocchio. Li utilizzo come uno strumento investigativo con cui dissezionare la mentalità, la società e alcuni episodi chiave dell’Italia. Gli artisti, intellettuali, pensatori protagonisti del nucleo documentaristico non appaiono mai dal vero ma in versione animata con tecnica neopittorica 2D, perché la ricerca della bellezza, della verità poetica e storica è un’impresa avventurosa, una missione adatta a esploratori che non si spaventano dell’ignoto.
Fonte immagini e testi:
Biennale Cinema |Viaggio nel crepuscolo (labiennale.org)