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1a edizione “Venezia a Gwangju” – Proiezione del Film “La notte” di Michelangelo Antonioni

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Luogo: Gwangju Independent Film Theater (광주독립영화관)

Informazioni: 062-222-1895 / http://gift4u.or.kr/

Indirizzo: Gwangju, Dong-gu, Jebong-ro, 96, 6 piano (광주광역시 동구 제봉로 96, 6층)

 

Data della proiezione:

1 marzo 2025, ore 15:00, Gwangju Independent Film Theater

 

Regia: Michelangelo Antonioni

Produzione: Nepi Film, Sifitedip

Durata: 125′

Lingua: Italiano

Paesi: Italia

Anno: 1961

Interpreti: Marcello Mastroianni, Jeanne Moreau, Monica Vitti, Bernhard Wicki, Rosy Mazzacurati, Maria Pia Luzi, Guido Ajmone Marsan, Vincenzo Corbella

Sceneggiatura: Michelangelo Antonioni, Ennio Flaiano, Tonino Guerra

Fotografia: Gianni Di Venanzo

Montaggio: Eraldo Da Roma

Musica: Giorgio Gaslini

Suono: Claudio Maielli

Restauro: Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale

Laboratorio: CSC Digital Lab.

Distribuzione internazionale : Compass Film

 

Sinossi

La crescente incomunicabilità e il repentino grigiore nel rapporto hanno fatto comprendere allo scrittore di successo Giovanni Pontano e a sua moglie Lidia come il loro amore sia ormai morto, dopo pochi anni di matrimonio. Marito e moglie si recano a trovare Tommaso, un amico morente ricoverato in una clinica. La visita genera reazioni opposte in Giovanni e Lidia. La sera, i due partecipano ad un party nella fastosa villa di un industriale. Quest’ultimo propone un lavoro molto redditizio a Giovanni, che prende tempo. Spinto dalla noia, raggiunge la figlia del padrone di casa, Valentina, e inizia a corteggiarla. Specularmene, anche Lidia si lascia andare a un gioco seduttivo con un ospite. A incupire ulteriormente l’atmosfera arriva la notizia della morte di Tommaso. L’alba sorprende Giovanni e Lidia nel parco della villa.

Commento del regista

Nel corso delle varie fasi di lavoro su questo soggetto, io non ho fatto altro che sfrondarlo di tutto quello che prima c’era; tutti gli altri personaggi sono quasi spariti, sono solo rimasti, proprio nudi come li avete visti, i due personaggi principali. Anche tutti i fatti che prima arricchivano il soggetto, che erano molto più precisi, li ho eliminati proprio per lasciare che la storia avesse il suo corso intero e che addirittura raggiungesse, se era possibile, “una suspence” interna, senza più un legame con l’esterno se non attraverso gli atti dei personaggi, che corrispondevano poi ai loro stessi pensieri, alle loro angosce.

Fonti testo e immagini: Biennale Cinema (labiennale.org)

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura di Seoul
  • In collaborazione con: Gwangju Independent Film Theater