12a edizione “Venezia a Seoul” – Proiezione del Film “Una sterminata domenica” di Alain Parroni
Luogo: Seoul Art Cinema
Informazioni: 02. 741. 9782 / www.cinematheque.seoul.kr
Indirizzo: 3, Jeongdong-gil, Jung-gu, 2 piano KyongHyang Arthill
Date delle proiezioni:
16 Febbraio 2024, alle ore 20.00, Seoul Art Cinema
24 Febbraio 2024, alle ore 13.30, Seoul Art Cinema
Regia: Alain Parrone
Produzione: Fandango (Domenico Procacci, Laura Paolucci), Alcor (Giorgio Gucci), Art me pictures (Fabrizio Moretti), Road Movies (Wim Wenders) con Rai Cinema
Durata: 110′
Lingua: italiano
Paesi: Italia, Germania, Irlanda
Anno: 2023
Interpreti: Enrico Bassetti, Zackari Delmas, Federica Valentini, Lars Rudolph
Sceneggiatura: Alain Parroni, Giulio Pennacchi, Beatrice Puccilli
Fotografia: Andrea Benjamin Manenti
Montaggio: Riccardo Giannetti
Scenografia: Marta Morandini
Costumi: Sara Cavagnini
Musica: Shirō Sagisu
Suono: Denny De Angelis, Giandomenico Petillo
Sinossi
Brenda è incinta. Alex ha appena compiuto diciannove anni e sta per diventare padre. Kevin riempie la città con il suo nome. Ognuno tenta di lasciare il proprio segno nel mondo. Una catena ininterrotta di situazioni, paradossi e caratteri si alternano fra loro in una costruzione narrativa vicina a un anticonvenzionale romanzo di formazione. Sempre connessi tra loro, ronzano tra la campagna del litorale e la città eterna, tentando di resistere a proprio modo all’inesorabile avanzare del tempo e del caldo. Le singole esperienze che Alex, Brenda e Kevin vivono non sono una sequenza casuale di avventure, bensì gradini sulla scala del processo di orientamento, di crescita e maturazione. Le avventure sentimentali e la conquista dell’autonomia fanno da perno alle situazioni in cui Kevin e Brenda si invischiano, agendo d’istinto ma catalizzando passo dopo passo la corsa al grido “IO ESISTO” di Alex.
Commento del regista
La mia generazione è una questione di linguaggio. Raccontare la propria realtà nel 2023 è un atto tenero e prepotente che implica affrontare le profonde ambiguità, gli stereotipi e le contraddizioni della società mediatica in cui si è cresciuti. Se vivi in campagna, a trenta chilometri da una delle più antiche città del mondo, sei comunque inondato da pellicole hollywoodiane, pop e anime giapponesi, dalla fotografia di massa, nonché da film di autori sconosciuti, scaricati da server remoti e sottotitolati approssimativamente. Alex, Brenda e Kevin non sono altro che il sogno di un adolescente preoccupato che si addormenta con lo smartphone in mano davanti alla TV accesa a tutto volume ;).
Fonti testo e immagini: Biennale Cinema (labiennale.org)