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Seoul International Women’s Film Festival

The 19th Seoul International Women’s Film Festival

2017.06.01 (Giovedi’) ~ 2017.06.07 (Mercolerdi’)

Luogo: Sinchon Megabox (sala: COMFORT 1ㆍ2ㆍCOMFORT 4ㆍ5ㆍ7), Seoul

Proiezione del film di Silvia Casalino

 

 

Francia | 2011 | 61′ | Documentario

Silvia Casalino

4 Giugno 2017 (Domenica), 13:00 Sinchon Megabox, sala n.7

6 Giugno 2017 (Martedi’), 15:00 Sinchon Megabox, sala n.7

 

Sinossi

Chi non ha mai sognato o raccontato, da piccolo, di voler diventare astronauta? Silvia Casalino (ingegnere aeropaziale, ma anche DJ, produttrice musicale, curatrice di mostre), quel sogno lo insegue ancora. Lavora al CNES, l’agenzia spaziale Francese, dopo essersi specializzata al Politecnico di Milano. Un primo rifiuto alla richiesta di viaggiare nello spazio l’ha spinta a girare un film , nel quale Silvia si interroga, e interroga altre donne del settore: perché per una donna è più difficile riuscire a viaggiare nello spazio, a parità di merito? Anche la scienza è vittima del maschilismo culturale?

 

Presentazione del Film

racconta gli incontri con le donne che hanno voluto andare nello spazio, come Samantha Cristoforetti, selezionata tra più di 800 aspiranti, o Françoise Bories, che ricorda il tempo in cui si lavorava ancora con le schede perforate e le donne avevano da poco il diritto di voto. Claudie Haigneré, prima donna europea nello spazio, parla di tre “gioie extraterrestri” a cui troppe non hanno avuto accesso: la libertà di un ambiente senza peso, una terza dimensione in cui si scopre una libertà corporea sconosciuta; lo sguardo verso una terra fragile e bellissima; l’aspetto della cooperazione (multientica, multigenere, multiculturale). Ma al tempo stesso espone i fatti: le donne astronaute sono ancora all’incirca solo il 10% e poco e’ cambiato dagli anni ’60 a oggi.
L’astronauta afroamericana Mae Carol Jemison narra nel film che da bambina guardava Star Trek, e semplicemente il fatto di vedere in tv, negli anni ’60, un equipaggio misto di russi, cinesi, afroamericani e donne (come il tenente Uhura) ha permesso di liberare l’immaginazione di tutti, smantellare gli stereotipi che ci fanno sentire imprigionati nei ruoli classici. Il messaggio di No gravity è proprio questo, lasciare la pesantezza del quotidiano e avanzare in modo un po’ più leggero, senza gravità.

 

 

  • Organizzato da: Seoul International Women's Film Festival
  • In collaborazione con: Istituto Italiano di Cultura di Seoul