Retrospettiva Fellini per il centenario dalla sua nascita nell’ambito del ‘2020 Cine Vacances Seoul’
Proiezione del film ‘I Vitelloni’
Data: 31 Luglio alle 20.00
Luogo: Cinematheque Seoul Art Cinema, 13, Donhwamun-ro, Jongno-gu, Seoul
Ingresso: 8000 won (biglietti acquistabili presso la biglietteria di Cinematheque Seoul Art Cinema, 1° piano)
Lingua: italiano
Sottotitoli: inglese e coreano
Informazioni: 02. 741. 9782 / www.cinematheque.seoul.kr
I Vitelloni – trailer
103′ / Italia, Francia / 1953 / bianco e nero
Regia: Federico Fellini
Soggetto: Federico Fellini, Ennio Flaiano, da un’idea di Tullio Pinelli
Cast: Franco Interlenghi : MoraldoAlberto Sordi, Franco Fabrizi, Leopoldo Trieste, Riccardo Fellini, Eleonora Ruffo, Jean Brochard, Claude Farell, Carlo Romano, Lida Baarova, Enrico Viarisio, Paola Borboni, Arlette Sauvage, Vira Silenti, Maja Nipora, Achille Majeroni, Silvio Bagolini, Giovanna Galli, Franca Gandolfi
Sceneggiatura: Federico Fellini, Ennio Flaiano
Fotografia: Otello Martelli, Luciano Trasatti, Carlo Carlini
Montaggio: Rolando Benedetti
Scenografia: Mario Chiari
Musica: Nino Rota
Direttore di produzione: Luigi Giacosi
Ispettore di produzione: Danilo Fallani
Segretario di produzione: Ugo Benvenuti
Premi:
1953-1954, Nastro d’argento per miglior regia
1953, Miglior attore non protagonista
1957, Leone d’argento alla Mostra di Venezia
1957, Nomination Oscar per miglior soggetto e sceneggiatura originali
Sinossi:
Siamo alla fine dell’estate, in una cittadina della costa romagnola. In una festa all’aperto, Riccardo si esibisce finalmente come cantante, ma un acquazzone interrompe il tutto causando un fuggi fuggi generale. Nella confusione salta fuori che Sandra, sorella di Moraldo, aspetta un figlio: dovrà sposarsi con Fausto. Arriva l’inverno e riprende la vita monotona di provincia; gli amici di Fausto trascorrono le loro giornate tra caffè e scherzi puerili, anche se la loro età non è più verde. Sono i “vitelloni”, viziati e mantenuti dalle famiglie: Alberto, con il suo faccione da bambino, eterno buffone che si fa dare i soldi dalla sorella; Leopoldo, tutto preso da sogni di successi letterari; Riccardo, pigro e indolente, e Moraldo, il più giovane e desideroso di lasciare tutti e andare a Roma. Di ritorno dal viaggio di nozze, Fausto accetta di lavorare: farà il commesso in un negozio di arredi sacri. Ma si mette a corteggiare la moglie del proprietario e Sandra, appena lo scopre, fugge di casa con la bambina da poco nata. Fausto e Moraldo, assieme agli altri amici, si mettono alla sua ricerca; ma lei non è lontana, è in casa del suocero, che punirà a cinghiate il figlio scapestrato. I “vitelloni” ricominciano la solita vita, fra delusioni famigliari (Alberto scopre che la sorella vuole fuggire con un uomo sposato) e professionali (Leopoldo incontra un capocomico che si rivela interessato a ben altro che alle sue produzioni letterarie); solo Moraldo riesce finalmente ad andarsene. Sul treno immagina i suoi amici per i quali nulla cambia.
Fonte immagini e testi:
http://archivio.federicofellini.it/node/520/19
Centro Sperimentale di Cinematografia